Il palazzo del Vescovado situato accanto alla cattedrale di Santa Maria Assunta a Melfi, venne edificato nell’XI secolo ad opera dei normanni, ma tra il 1472 e il 1480 fu oggetto di lavori di ampliamento commissionati da Gaspare Loffredo, cui seguì Matteo Bramano.
La struttura che noi oggi possiamo ammirare è il risultato dei lavori di ricostruzione eseguiti nel settecento subito dopo il terremoto del 1694; a questo periodo risale la realizzazione della balconata sul portone principale e la costruzione della fontana con vasca circolare.
Il palazzo accoglie internamente: un ampio giardino creato appositamente per il vescovo Mario Rufino; il salone degli stemmi voluto dal vescovo Pasquale Teodoro Basta; la sala del trono; lo scalone a forbice; e una bellissima pinacoteca dove sono esposti i dipinti realizzati da grandi artisti tra cui quelli appartenenti alla scuola di Nicola da Tolentino e alla scuola di Cristiano Danona.
L’edificio ospita, inoltre, la sede della biblioteca vescovile, dove sono conservati importanti documenti.
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