La cinta muraria di Benevento ha origini longobarde, e una parte di essa venne realizzata già tra il VI e il VII secolo inglobando solo la riva del fiume Calore.
La restante porzione venne eretta nell’VIII secolo da Arechi II, al quale si deve la fortificazione delle sponde del Sabato, includendo edifici romani superstiti come il teatro e l'anfiteatro.
Lungo le mura si aprivano otto porte, delle quali ricordiamo: l'arco di Traiano, ribattezzato Porta Aurea; Porta Somma, poi annessa alla Rocca dei Rettori; Port'Arsa, corrispondente all'ingresso al Triggio.
Alle mura appartenevano anche delle torri di avvistamento, delle quali si conservano la torre De Simone, e la torre del Santo Panaro; entrambe hanno la forma circolare e sono situate lungo la zona nord delle mura.
A queste si aggiunge la Torre della Catena a base poligonale ubicata nella parte meridionale della cinta.
Le mura sono caratterizzate per lo più da un basamento composto da blocchi di pietra calcarea e tufacea sulle quali si elevano le pareti in opus incertum.
I tratti in mattoni, mentre, risalgono al XVII secolo, e i blocchi di pietra e mattoni appartengono ad interventi ristrutturativi tardo-ottocenteschi.
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