L'attuale tempio della Beata Vergine della Ghiara, officiata dall'ordine religioso cattolico dei Servi di Maria, fu realizzato sul sito dove si ergeva una chiesa dalle dimensioni ridotte eretta a dai frati serviti.
Le origini dell'edificio religioso sono legate ad una leggenda il cui protagonista, un sordomuto di nome Marchino da Castelnovo Monti, si dice che abbia avuto l'uso della parola a seguito di un miracolo della vergine, la cui immagine era dipinta sul muro dell'orto dei religiosi.
Nell'arco di pochissimo tempo, il tempio divenne meta di pellegrinaggio e, grazie alle offerte dei fedeli, venne edificato un nuovo edificio.
La prima pietra venne collocata nel 1597 dal vescovo Claudio Rangone alla presenza del duca e della duchessa Margherita Gonzaga, cui seguì la consacrazione nel 1619.
La chiesa edificata dall'architetto Francesco Pacchioni, è a croce greca con al centro una cupola con lanterna.
Nei quattro angoli rientranti della croce vi sono altrettanti spazi quadrati sormontati da altre quattro cupole emisferiche.
La facciata in laterizio è di ordine dorico nella parte inferiore, e di ordine ionico nella superiore. Al contrario nelle basi e nei capitelli delle lesene e delle cornici il rivestimento è in marmo bianco di Verona.
La porta centrale accoglie un bassorilievo in marmo sul quale è raffigurata l'immagine della Vergine della Ghiara, opera di Salvatore da Verona.
Internamente, il tempio in stile tardo Rinascimento è decorato con marmi e affreschi opera della scuola dei Carracci, ispirandosi alle storie del Vecchio Testamento, mentre le volte sono ornate con un ciclo pittorico che ha come soggetto le donne dell’Antico Testamento.