La chiesa di San Martino fu edificata tra il 1587 e il 1590 per volere del Cardinale Evangelista Pallotta, ed elevata a Collegiata con bolla di Sisto V, il cui stemma domina la facciata vicino a quello del committente.
La chiesa è internamente divisa in tre navate con coro e cappelle laterali.
La navata centrale è separata dall’area presbiteriale occupata dalla balaustra in pietra e da una copia della Vergine di Raffaello, per mezzo di un arco trionfale in muratura.
Sulla parete di fondo del coro è collocato l’altare maggiore, delimitato da due colonne scanalate con capitello corinzio che la tradizione vuole siano state portate a Roma dal tempio di Gerusalemme e ivi trasportate dal cardinale, e che nello spazio interno ospitano la tela di Simone De Magistris.
Tra le tante cappelle ricordiamo quella situata lungo la navata sinistra dedicata al Santissimo Sacramento che contiene un tabernacolo in legno dorato risalente al 1595.
Attraverso una porta situata a sud del presbiterio si accede alla sacrestia con pavimento in cotto, pareti decorate a tempera, e soffitto in legno decorato.