Sorge sulla Piazza omonima. L'edificio primitivo (1240-'60) era in stile romanico come si arguisce dal portale e dalla trifora, ora nascosta dietro l'attico. L'attuale prospetto, rimaneggiato e incompleto, risale alla prima metà del sec. XVIII, mentre la scalinata è del 1970. Il complesso monastico di San Francesco con annessa chiesa a lui dedicata in stile romanico risalgono al periodo compreso tra il 1240 e il 1260, ma le attuali strutture che noi tutti oggi possiamo sono il risultato dei lavori di rimaneggiamento eseguiti nel XVIII secolo, ad eccezione della scalinata realizzata nel 1970.
Del primitivo complesso monastico si conservano il portale romanico e la trifora, visibili dietro l'attico.
Il monastero oltre ai due chiostri, vanta anche la presenza di una chiesa restaurata intorno al 1700 secondo i canoni stilistici barocchi.
Al suo interno si apre una sola navata lateralmente occupata da cappelle dove sono custodite opere di rilevante importanza artistica.
La prima e la quinta cappella accolgono rispettivamente due dipinti dell’artista Ercole Ramazzani intitolati l’uno il “Purgatorio” e l’altro “l’Ascensione”.
La parete sinistra della quinta cappella accoglie anche una Madonna in Trono con Santi eseguita da Eusebio da San Giorgio.
Alla seconda metà del 1400 risale il trittico della Vergine con Bambino e Santi realizzato da Francesco di Gentil, e collocato all’interno della IV cappella, dove sono disposti anche i due dipinti (Adorazione dei Magi e Martirio di Santo Stefano) entrambi eseguiti da Simone e Gianfrancesco da Caldarola.
Da ammirare la cappella della Passione situata all’interno del chiostro dove si trova un ciclo pittorico composto da quindici riquadri che rievocano la passione di Cristo.