Porta Rimini, anticamente conosciuta come porta del Ponte o porta Ravegnana, si apre nella cinta muraria roveresca risalente al XVII secolo.
Successiva è la cinta pentagonale commissionata da Francesco Maria I Della Rovere, in parte distrutta dopo il 1911 per ordine dell’allora sindaco Tombesi.
L’arco di Porta Rimini reca due lapidi commemorative della liberazione della città dal dominio pontificio da parte delle truppe piemontesi, mentre nella parte interna vi sono due epigrafi che ricordano rispettivamente l'annessione al Regno d'Italia e il sacrificio dei caduti pesaresi.
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