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Chiese
Sacra di San Michele
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Sacra di San Michele   
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La Sacra di San Michele è un complesso architettonico ubicato sul monte Pirchiriano, all'inizio della Val di Susa, attualmente affidato alla cura dei padri Rosminiani.
Nel luogo dove sorge ora l'abbazia, si pensa che al tempo dei romani vi fosse un presidio militare che controllava la strada verso le Gallie, nonché un’area di controllo attuata dai Longobardi al fine di difendersi dai Franchi.
La data di edificazione della sacra di San Michele è incerta date le numerose notizie che sono pervenute ai nostri giorni. Il monaco Benedettino, Guglielmo, vissuto intorno alla fine del XI secolo, scrisse il Chronicon Coenobii Sancti Michaelis de Clusa, all’interno del quale si legge che la data di fondazione della Sacra è quella del 966, ma al tempo stesso il monaco afferma che l’edificio religioso fu edificato sotto il pontificato di papa Silvestro II, tra il 999 e il 1003.
Alcuni studiosi identificano la data di edificazione nel periodo compreso tra il 999 e il 1002, mentre per altri la data di fondazione è anteriore cioè 983-987.
L'origine vera e propria della Sacra risale al tempo in cui visse Giovanni Vincenzo, tra la fine del X secolo e l'inizio dell'XI secolo, che accanto alla struttura antica vi costruì l'ambiente centrale della cripta.
Nei decenni successivi grazie alla fede di Ugo di Montboissier fu costruito un piccolo cenobio che poteva ospitare pochi monaci e qualche pellegrino.
Successivamente, dopo essere stata affidata ai monaci Benedettini, la struttura si sviluppò dando asilo ai pellegrini e alle popolazioni della zona.
Nel XI secolo fu costruito l'edificio della foresteria, che è in grado di accogliere numerosi pellegrini che ricercano ristoro fisico e spirituale.
Tra il 1015 e il 1035 grazie all’intervento dell'abate Adverto di Lezat fu realizzato il progetto della chiesa posta sopra le tre preesistenti.
Il nuovo Monastero che aveva tutte le strutture necessarie per ospitare decine di monaci sorse nel luogo in cui probabilmente sorgeva il castrum romano, di cui rimangono dei ruderi. Si pensa però che questo presidio militare si elevasse su cinque piani, come dimostrano i muraglioni, gli archi e i pilastri. Tra tutti gli edifici nonostante sono in rovina spicca la torre della Bell'Alda, che per sfuggire ai soldati di ventura, si ritrovò sulla sommità della torre. Dopo aver pregato, preferì saltare nel burrone piuttosto che farsi prendere; le vennero in soccorso gli angeli e miracolosamente atterrò illesa.
All’abate Ermengardo, si deve la realizzazione del basamento che dalla base del monte raggiunse la vetta, punto di partenza per la costruzione della nuova capiente chiesa.
La nuova chiesa, vede il sovrapporsi di tre tipi di architettura: uno stile romanico con caratteristiche normanne, uno stile romanico che si può definire di transizione, ed infine uno stile gotico francese.
Dal protiro, si accede allo Scalone dei Morti, dove si trova la Porta dello zodiaco con gli stipiti decorati da rilievi dei segni zodiacali.
Al fine di adattare lo sviluppo architettonico alla vetta del Pirchiriano, la facciata della chiesa si trova nella parte sottostante del pavimento che costituisce la volta dello Scalone dei Morti.

 
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