L' arco di Augusto, ubicato lungo la strada delle Gallie, risale con molta probabilità al 9-8 a.C e fu costruito per ricordare la pace tra l'imperatore romano Augusto ed il re Cozio.
Nel fornice è rappresentato il Rocciamelone, monte (3550 m di altezza) che domina Susa, perché data la sua sacralità per romani è elemento ideale per collegare la civiltà romana a quella precedente.
L’arco interamente in marmo bianco di Foresto, poggia su un basamento calcareo alleggerito da due pilastri. L'archivolto è sorretto da pilastri lisci terminanti con colonne sormontate da capitelli corinzi.
Il fregio che orna i quattro lati dell'arco illustra le cerimonie che accompagnarono la conclusione del patto tra Cozio ed Augusto. Partendo da nord del fregio spicca la raffigurazione del sacrificio del suovetaurilia, durante il quale veniva immolato o un suino,o un ariete oppure un toro.
Nella zona centrale è rappresentato un altare, a sinistra del quale vi è una persona velata che con molta probabilità è il re Cozio, invece, a destra vi è un magistrato romano che rappresenta l'imperatore.
Sul lato occidentale è rappresentato il patto di alleanza, desumibile dal fatto che sono raffigurate due persone che tengono in mano un rotolo dì pergamena.
L'architrave nella parte superiore presenta un'iscrizione dedicatoria, formata da quattro righe di lettere di bronzo inserite nella pietra, che con molta probabilità stanno a significare: “Cozio e le quattordici tribù che da lui dipendono erigono l'arco in onore dell'imperatore Augusto nell'anno della sua XIII acclamazione imperatoria”.