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Chiese
Ex Cattedrale Romanica di San Pantaleo
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Ex Cattedrale Romanica di San Pantaleo   
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L’ex cattedrale di Dolianova dedicata a San Pantaleo, rappresenta uno dei più importanti monumenti romanici della Sardegna.
Costruita tra il 1170 e il 1289 sul sito dove sono stati riportati alla luce una vasca battesimale collocabile tra il V e il VI secolo ed un pilastro risalente alla seconda metà del X secolo, la chiesa si erge in una meravigliosa piazza del centro storico della città introdotta da uno splendido arco.
L’edificio religioso realizzato mediante l’impiego di conci di arenaria locale con inserti di materiale di spoglio, presenta un impianto longitudinale contraddistinto in tre navate, separate da pilastri cruciformi e polistili, decorati da capitelli scolpiti con scene evangeliche.
Lesene e archetti pensili accuratamente lavorati e impreziositi da scultore raffiguranti motivi geometrici, antropomorfi e animali mitologici, spiccano lungo la facciata principale, dove si aprono tre splendidi portali d’ingresso, dei quali quello a sinistra è affiancato da un sarcofago tardo-romano, sorretto da due colonne, e sovrastato da un'edicola ad archivolto a sesto acuto.
Il portale d’ingresso centrale è decorato da un architrave marmoreo noto per la raffigurazione di una serpe e un serpente fra piante palustri, riconducibili alla leggenda che vide protagonista San Pantaleo, indotto alla conversione dopo aver guarito miracolosamente un fanciullo dal morso di una vipera.
Decorazioni di ogni genere e splendide sculture impreziosiscono anche l’interno dell’ex cattedrale di Dolianova, tra cui citiamo due dei grandi dipinti risalenti al medioevo, di cui quello custodito nell’abside orientata a Sud-Est rappresenta al centro Cristo Pantocratore sul trono all'interno di una mandorla sorretta da due cherubini, ai lati profeti due alberelli e gli Apostoli, mentre il secondo, opera del pittore Simone de’Crocifissi, visibile lungo la navata sud, è intitolato “l’Arbor vitae”.
L’affresco Trecentesco è articolato in tre cerchi inscritti su sfondo color verde acqua, di cui quello centrale accoglie la figura del Crocifisso, mentre i restanti ospitano rispettivamente le rappresentazioni dei profeti e degli apostoli; da qui dipartono una serie di rami racchiudenti frasi di pietà.
Tra le tanti altre opere artistiche custodite nella chiesa ricordiamo il Retablo di San Pantaleo, contraddistinto da due trittici, di cui uno raffigura il Santo tra due miracolati e uno storpio, mentre, l’altro racchiude l’immagine della Madonna del Libro con accanto al Bambino, angeli e un vescovo inginocchiato.

 
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