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Complesso Nuragico di Tamuli | Necropoli di Filigosa | Nuraghi di Santa Barbara e Ruiu | Nuraghe Succoronis
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Complesso Nuragico di Tamuli   
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Il complesso archeologico di Tamuli distante poco meno di 5 Km. dal centro abitato di Macomer, sorge ai piedi del monte di S. Antonio, nella regione del Marghine situata nell’area centro-settentrionale della Sardegna.
Il sito considerato dagli antichi costruttori ed abitanti un suggestivo luogo di culto, comprende tre tombe di giganti, un nuraghe, un esteso villaggio di capanne, ed una fonte dove il ritrovamento di sei betili ha permesso agli studiosi di collocarne le origini nell’Età del Bronzo.
La Tomba segnalata con il primo numero romano, deve la sua rinascita ai lavori di scavo eseguiti nel 1973 dall’archeologo Renato Loria, e conserva del suo antico splendore un corpo tombale orientato a Sud-Est con abside, al cui interno si inserisce la camera funeraria, preceduta da un’esedra semicircolare, lungo il cui perimetro si sviluppa un sedile formato da ventisette blocchi.
Un portello trapezoidale conduce nel vano sacro sviluppato su un impianto rettangolare, dov’è visibile, nei pressi dell’ingresso, un solo ortostato squadrato, delimitato da cornici in rilievo e spigoli superiori contraddistinti da due triangoli ribassati.
L’esedra ospita anche un concio a quatto dentelli con rientranza nella faccia anteriore, alternati a tre incassi, nonché sei betili conici disposti lungo il paramento murario a Sud della tomba, di cui i tre più grandi presentano bozze mammillari.
Segue la Tomba II collocata a Sud-Est dell’area archeologica, di cui nonostante l’invaso di terra, fa bella mostra di sé dell’antico corpo tombale racchiudente il corridoio funerario con soglia d’ingresso, e una lastra collocata lungo la parete sinistra, e un’esedra occupata nell’area dell’emiciclo da pietre piatte e levigate appartenenti all’originaria pavimentazione della camera funeraria interna.
Il percorso di visita al complesso di Tamuli prosegue su un affioramento roccioso con pareti scoscese, dove si erge un nuraghe di tipo complesso, comprendente un mastio a pianta circolare schiacciata, con ingresso architravato orientato a Sud-Est, che conduce in un andito.
L’opera monumentale si componeva anche di un bastione, di cui si conservano solo alcuni elementi, contraddistinto da due torri, posizionate rispettivamente ad Est e a Sud-Ovest, di cui quest’ultima presenta un ingresso quadrangolare con architrave, oltre il quale si apre un corridoio che raggiunge i 6 m. di altezza, fino ad arrivare all’apice del mastio.

 
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