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Chiesa di Sant’Ignazio da Loyola
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Chiesa di Sant’Ignazio da Loyola   
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Il complesso dell’ex-convento gesuitico e la chiesa parrocchiale di Sant’Ignazio da Loyola situati in piazza del Collegio, nel centro storico del comune di Oliena, devono le loro origini all’opera dell’ordine religioso dei Gesuiti, giunti in Sardegna nei primi decenni del Cinquecento.
La loro presenza fu di aiuto alla diffusione dell'istruzione nel circondario, tant’è che, nonostante nel 1773 fosse stata ordinata la cancellazione dell’Ordine, gli insegnamenti, ma soprattutto i centri di studio da loro creati persistettero sino al 1844, in ragione della loro importanza.
Il tempio sacro venne costruito nella seconda metà del Seicento (1674) su progetto dell’architetto, nonché, capomastro Domenico Spotorno, grazie al lascito testamentario di due Olianesi,
Il prospetto principale preceduto da una doppia scalinata che conduce al portale centrale, si presenta ripartito sia nel senso verticale, che in quello orizzontale, in tre sezioni mediante lesene e cornici, e sovrastato da un timpano curvilineo.
Gli elementi decorativi in facciata sono davvero pochi, e semplici nella loro composizione artistica, in particolare si apre sopra all’unico portale d’ingresso al santuario, una nicchia contenente una statua votiva, a sua volta sovrastata da una finestra.
Esternamente sul lato sinistro del corpo di fabbrica, svetta anche il campanile a canna quadrata terminante con una cupola degna di nota per la presenza di richiama stilemi d'Oltralpe.
L’interno della chiesa si sviluppa su un impianto planimetrico ad una sola navata con tre cappelle per lato come vuole la tradizione dei gesuiti, definita “modonostro", vale a dire una normativa secentesca che regola il numero e la disposizione delle cappelle separate da pilastri a sostegno di un cornicione aggettante che percorre tutto il perimetro della nave, sul quale è impostata la volta a botte.
Il presbiterio sopraelevato rispetto al piano di calpestio riservato ai fedeli, è introdotto da un arco trionfale oltre il quale spicca per splendore l’altare maggiore di gusto neoclassico impreziosito da una serie di nicchie entro cui sono ospitate le statue lignee dei Santi, collocabili tra il XVII e il XVIII secolo, in particolare quella centrale accoglie Sant'Ignazio, mentre quelle laterali rispettivamente San Michele Arcangelo, opera dello scultore Monserrato Carena, e San Francesco Saverio.
Ai lati dell’area presbiteriale si aprono alcuni ambienti voltati che consentono l’accesso all'ex-collegio, oggi canonica, della parrocchia, al cui interno sono state ritrovate tempere murali, alcune delle quali incompiute, forse per l’improvvisa partenza dei Gesuiti, si pensi al retablo di San Cristoforo risalente al secondo quarto del XVI secolo, e ad una statua lignea raffigurante il Cristo de s'iscravamentu, collocabile tra la fine del XV e la prima metà del XVI secolo.
Il collegamento con il convento è sottolineato anche dal matroneo-cantoria che si affaccia sul presbiterio sopraelevato.
L’antica sala del refettorio, ospita oggi una pinacoteca con tele del Seicento e manufatti seicenteschi dell'artigianato locale.
Altra notizia riguardante il collegio del complesso religioso di Sant’Ignazio da Loyola è la sua utilizzazione nell'Ottocento come Caserma dei Carabinieri.

 
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