Il santuario di Nostra Signora di Gonare situato sulla sommità del Monte Gonare a circa 1100 metri sopra il livello del mare, tra i territori di Orani e Sarule, data la sua posizione è raggiungibile solamente a piedi, in particolare i turisti come del resto gli abitanti del luogo che intendo fare visita al luogo sacro, devono inerpicarsi tra le pareti di una strada scavata nella roccia.
Il tempio religioso risale al 1147, anno in cui la leggenda vi ricollega la fondazione dello stesso, per volere del Giudice di Torres, Gonario, che di ritorno dal pellegrinaggio in Terra Santa, fece il voto di innalzare alla Vergine una chiesa nel primo lembo di terra che gli fosse apparso davanti agli occhi.
La prima fonte storica accertante l'esistenza del culto della Madonna di Gonare risale alla “Chorographia Sardiniae” della seconda metà del Cinquecento, opera dello storiografo Giovanni Francesco Fara.
Il santuario deve in ogni caso il suo attuale aspetto ai lavori di ricostruzione eseguiti nel 1618, come scrisse Mons. Nicolò Cannavera, vescovo di Alghero, di ritorno da una visita pastorale,
realizzati osservando i canoni stilistici tipici dell’architettura rustica sarda, e osservando tutte le accortezze possibile per lasciare intatte gli elementi dellìantica chiesa medievale.
L’interno del santuario si sviluppa su un impianto ad una sola navata, delimitato esternamente dalle note “cumbessias” (piccoli alloggi), dove in occasione della festa in onore della Madonna, i fedeli erano soliti radunarsi.
La celebrazione religiosa prendeva il via con la novena e terminava con la Santa Messa coincidente nel giorno della domenica; seguiva la manifestazione civile con banchetti e balli sul piazzale del santuario.