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Bastioni e Torri Spagnole di Alghero
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Bastioni e Torri Spagnole di Alghero   
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Lo splendido centro storico della città di Alghero è tutt’ora custodito imponentemente dalle antiche mura dotate di possenti bastioni disseminati lungo la costa erette nei lunghi anni di dominio da parte degli Aragonesi, giunti in città nel 1353, dopo averla tenuto per lungo tempo sotto assedio, per ordine del sovrano Pietro IV di Aragona il Cerimonioso.
Il percorso di visita alla scoperta dell’antica fortificazione catalana, ha inizio dalla Torre di Porta a Terra, dato che in origine rappresentava per i viandanti provenienti da Sassari l’ingresso principale alla città.
La struttura riportata al suo antico splendore dopo un lungo restauro, ed accessibile dal cinquecentesco portale in conci di pietra arenaria, presenta un avancorpo quadrangolare, seguito da un primo piano privo di copertura a volta costolonata, rilevabile invece al piano successivo dove si la porta che anticamente conduceva al camminamento della cortina.
La torre di Porta a Terra ospita al piano terra il “Centro di informazione e accoglienza turistica”, mentre al primo piano accoglie il museo multimediale, al centro del quale troneggia un plastico di Alghero fortificata, prima dell’abbattimento delle mura avvenuto nella seconda metà dell’Ottocento. Da non perdere la salita al terrazzo dal quale si gode una vista spettacolare sul centro storico della città.
Altra torre ammirevole situata nell’omonima piazza di Alghero è la torre Sulis, così chiamata in onore del patriota cagliaritano Vincenzo Sulis che vi fu rinchiuso nel 1799, con l’accusa di cospirazione, e vi rimase per ventuno anni, sino alla grazia concessa dal re Carlo Felice.
Chiamata sin dalle origini la torre dello sperone per la presenza a ridosso della stessa di una propaggine della fortificazione, per l’appunto; la struttura si compone di imponenti mura che si elevano per tre piani coperti da volte, tra loro collegati attraverso una scala interna di forma elicoidale.
L’antico accesso alla torre era situato al primo piano, per cui era accessibile solo dopo aver percorso la sommità delle mura, attualmente, invece, l'ingresso è stato spostato al piano terra.
Da ammirare ai lati dell’edificio fortificato i grandi cannoni recuperati da un galeone spagnolo affondato al largo di Alghero intorno al 1500.
La trasformazione degli antichi bastioni aragonesi in spazi espositivi ha interessato anche la torre di San Giovanni, i cui vani accolgono numerose mostre temporanee. Già denominata di S. Michele, la struttura assolveva ad una rilevante funzione difensiva, in quanto permetteva un celere collegamento con la torre di Porta Terra e con quella del Sulis.
La costruzione anticamente accessibile dalla porta d’ingresso collocata alla base del piano superiore a sua volta raggiungibile per mezzo di una galleria, che attraversava il muro della cortina, conserva tutt’oggi una splendida volta con nervature a raggiera.
Seguendo il litorale verso nord, si incontra la torre di San Giacomo così chiamata in onore del Re Giacomo I il Conquistatore, contraddistinta da un impianto ottagonale coperto da volta costolonata, sia in corrispondenza del piano superiore che in quello inferiore.
Il prospetto principale accoglie una nicchia, la breve scala elicoidale che conduce al piano inferiore, e una decorazione gotica.
Il percorso di pietra che circonda l’antico borgo aragonese della splendida città sarda, prosegue presso i Bastioni di Marco Polo, un tempo abitata dagli ebrei catalani, che hanno avuto un ruolo importante come finanziatori per la conquista spagnola di Alghero.
Segue la visita alla Garitta reale, con funzione di avamposto di guardia, costruita sul sito dove si ergeva un preesistente baluardo denominato Castellas di origine medievale.
La visita non può non includere la splendida torre della Polveriera edificata intorno alla metà del XVIII secolo, durante il dominio dei Savoia, ed utilizzata come arsenale per armi e polvere da sparo per la difesa contro gli attacchi provenienti dal mare.
L’itinerario termina con la visita alla torre della Maddalenetta, unico forte rimasto del sistema catalano-aragonese. Edificata nel XVI secolo, la costruzione ha un impianto circolare con copertura a chiave di volta e oculo centrale. Da ammirare lungo la facciata esterna alcuni corpi sporgenti in muratura, utilizzati come scolatoi per lanciare sui nemici olio e acqua bollente.
Al piano superiore si colloca l’antico ingresso con arco a tutto sesto sovrastato da una nicchia ospitante la statua della Maddalena, raggiungibile grazie alla presenza di una scala elicoidale.

 
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