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Castelli
Castello dei Doria di Castelsardo
Archeologia
La Domus dell'Elefante
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Castello dei Doria di Castelsardo   
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Il castello della cittadina di Castelsardo, antico borgo medioevale a nord della Sardegna, si erge sulla sommità della collina, lungo le cui pareti si inerpicano le abitazioni, e le strade dell’antico centro storico fondato nel 1102 e noto per i traffici commerciali con Genova.
Le mura possenti rendevano inespugnabile questa struttura opera dell'ingegno umano, non a caso utilizzata nel corso dei secoli come roccaforte difensiva e punto strategico di controllo non solo del territorio ma anche delle rotte marittime che passavano per la Sardegna.
L’abitato nacque col nome di Castelgenovese, come possesso della famiglia ligure dei Doria, cui subentrò nel XIV secolo, la potenza catalano-aragonese, ai quali si deve l’appellativo di Castellaragonese, cui successe il nome attuale di Castelsardo.
Il castello originariamente era accessibile da un solo ingresso di cui si conserva lo stipite, situato accanto al Bastione la Loggetta a sud-est della cinta muraria; a questo se ne affiancò un secondo per consentire lo sbocco al mare, realizzato praticando un’apertura all’interno delle mura a nord, con vista sulla baia di Lu Grannaddu e sul bastione di Manganella.
Le mura del castello ottenute grazie all’impiego di pietrame misto e blocchi agli angoli per conferire alla costruzione maggiore solidità, custodiscono da secoli il meraviglioso centro storico di Castelsardo le cui case nacquero disposte a scacchiera e le vie, chiamate "carruggi", furono pavimentate in pietra locale.
Qui si incontrano tutt’ora schiere di donne sedute davanti all’uscio di case, intende a intrecciare cestini con fieno marino, palma nana o raffia.
La fortezza comprendeva un vano centrale, residenza della famiglia Doria, dispense per i viveri, una cisterna, e un avamposto di guardia per le truppe.
Dopo il suo utilizzo come alloggio per le guarnigioni militari, e sede fino a qualche decennio fa, della caserma dei Carabinieri, il castello ospita il Museo dell’Intreccio Mediterraneo dove è esposto il meglio dell’artigianato locale.
I locali del Monte Granitico sono stati trasformati in una sala congressi, mentre gli ambienti un tempo occupati dalle prigioni, ospitano mostre d’arte e pittura
Invitiamo i visitatori a raggiungere la sommità della fortezza da qui si gode una vista meravigliosa comprendente la zona che va dall'Asinara alla Corsica, da Santa Teresa al Monte Limbara, alla Gallura e Porto Torres.

 
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