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Archeologia
Arte Nuragica di Mores
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Arte Nuragica di Mores   
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Il territorio di Mores fu abitato sin dal Neolitico, età storica collocabile tra il IV ed il III millennio a.C. , da uomini dediti all’agricoltura e alla pastorizia, come testimoniano il ritrovamento dei monumenti funerari, riconducibili alle Domus de Janas, le sepolture in grotta, e i dolmen.
Lo sviluppo dell’area continuò anche durante la dominazione romana, grazie alla realizzazione di una fitta rete di comunicazioni viarie, tutt’ora fruita, prima fra tutte la principale arteria nord-sud che collegava Turris Libisonis (Porto Torres) con Karales (Cagliari).
A questo periodo risalgono anche i resti dei tratti viari pavimentati, le pietre miliari infisse ai margini degli stessi, i ruderi del Pont'ezzu, del Ponte Isonza e del Pont'Edera.
Qui di seguito descriviamo i reperti archeologici dell’età nuragica e non, riportati alla luce nel corso degli anni da esperti archeologici.

-Il Dolmen Sa Covaccada risale al IV millennio a.C., riferito al Neolitico recente e l'Eneolitico, e deve il suo nome che tradotto significa la “Coperta”all’enorme masso che fa da copertura.
Realizzato in trachite-tufacea locale, il dolmen presenta pregevoli rifiniture architettoniche, soprattutto in facciata.
L’opera archeologica è situata a circa 12 Km dal centro abitato di Mores, in direzione di Ozieri-Olbia, ed è raggiungibile a piedi, dopo aver naturalmente percorso il restante tragitto in macchina.

-La Domus de Janas Su Buccu e sas Fadas, è una tomba ipogeica, risalente al Neolitico pressoché nel periodo compreso tra il IV e il III millennio a.C. .
La costruzione archeologica presenta un impianto lineare, contraddistinto da una stanza centrale, oltrepassata la quale si aprono tre ambienti di forma circolare.
La Domus ubicata non molto distante dal centro abitato di Mores, è facilmente raggiungibile grazie alle indicazioni turistiche che conducono a "su buccu e sas fadas", in direzione Olbia o Ozieri.

-Pont'Ezzu è un ponte romano costruito nel I secolo d.C., fortunatamente rinvenuto a testimonianza dell’importanza del territorio di Mores durante il periodo romano, considerato il punto di partenza per raggiungere Roma, capitale di tutto l'impero romano.
La struttura si compone di due arcate a raggio diverso, per meglio adattarsi alla portata del fiume che l’attraversava, con chiave di volta centrale.
Per raggiungere il ponte romano bisogna percorrere un tratto si strada di circa 7 Km.in direzione di Ozieri.

-Il nuraghe Sos Istattos distante circa 5 km. dal centro abitato di Mores, presenta un impianto architettonico composto da tre torri e una possente fortezza centrale, risalente al 1500 a.C. .

-La Domus de Janas Su Crastu de Santu Eliseu che tradotto significa la “Pietra di Sant Elia” si presenta come un'enorme masso erratico collocato alle pendici di Monte Santo, eretto originariamente per assolvere funzioni sepolcrali, e nel corso del tempo trasformato in un eremo o meglio in una chiesa paleocristiana.
La struttura in questione, consta di una serie di ambienti scavati nella roccia, quasi tutte di finestre, ma solo una contraddistinta dalla presenza di un altare.
La domus situata fuori dal centro abitato di Mores, è raggiungibile percorrendo il tratto stradale in direzione Cagliari-Sassari.


 
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