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Chiesa di Santa Maria di Betlem   
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La chiesa di Santa Maria di Betlem situata sull’omonima piazza nel centro storico di Sassari, è degna di nota per la ricchezza delle sue forme architettoniche risalenti probabilmente all'ultimo quarto del XIII secolo, appena dopo l’arrivo nell’area della comunità francescana.
L’edificio religioso era in origine un’abbazia fondata nel 1106 per volere del giudice Costantino di Torres, e da questi assegnata all’ordine dei Benedettini, cui subentrarono nel XIII secolo i Francescani.
Il primo impianto strutturale in stile gotico-cistercense, era di forma longitudinale, coperto da tetto ligneo, con transetto e tre cappelle absidali.
I primi interventi di restauro e ampliamento furono compiuti tra il 1440 e il 1465; a questi seguirono ulteriori lavori di rifacimento finalizzati alla realizzazione dell’abside a catino, che prolunga la chiesa duecentesca, del 1625, e la costruzione della volta a crociera, in sostituzione dell’originario tetto in legno, eseguiti nella prima metà del XVIII secolo.
Nuovi restauri furono eseguiti tra il 1829 e il 1834 su progetto del frate architetto Antonio Cano, artefice della struttura cupolata, a pianta ellittica, che andò a sostituire il transetto del precedente impianto, e della torre campanaria a canna cilindrica.
Il prospetto principale a capanna risalente all’originaria struttura religiosa duecentesca, e interamente realizzato in pietra arenaria, è diviso nel senso orizzontale in tre sezioni, tra loro separate mediante cornici modanate, di cui quella inferiore accoglie il portale d’ingresso architravato e strombato; la sezione mediana ospita un rosone di notevoli dimensioni, mentre il terzo ed ultimo settore di facciata si identifica nel timpano con al centro un oculo.
Esternamente svettano maestose anche la torre campanaria di forma cilindrica, con cupolino al vertice, e la splendida cupola ellittica.
L’interno della chiesa a navata unica coperta da volte a crociere, accoglie sette cappelle laterali, di cui tre sul lato destro, e quattro su quello sinistro, in aggiunta a transetto a pianta centrale con cupola sovrastante, contraddistinto da quattro cappelle, e presbiterio.
La chiesa custodisce al suo interno meravigliose opere artistiche, tra cui citiamo: il pulpito ligneo in stile barocco,decorato da un altorilievo in legno, raffigurante Sant’Antonio nell’atto di predicare ai pesci, opera di A. G. Contena; un gruppo ligneo risalente al XV secolo, che rappresenta la figura della Madonna col Bambino; il dipinto della Madonna in Gloria e Quattro Santi realizzata dal pittore Cavedoni e custodita nella settecentesca sagrestia; e in ultimo, gli splendidi candelieri votivi in legno intagliato, che ogni anno, nella sera del 14 agosto, durante la festa dei Candelieri, vengono portati in processione lungo le strade di Sassari.
Da ammirare anche i marmi medioevali con iscrizioni e stemmi custoditi nel chiostro del convento, e la fontana del Brigliadore (dal catalano "brillador", che significa “zampillo”), situata sul piazzale antistante la chiesa, realizzata nel Cinquecento con l’impiego di bronzo e pietra granitica.

 
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