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Forte del Santissimo Salvatore a Messina   
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Il forte del Santissimo Salvatore, situato sul braccio estremo dell’accesso al porto di Messina, fu costruito tra il 1537 e il 1540 per volere di Carlo V, e sul sito dove si ergeva il monastero dei Basiliani del Santissimo Salvatore eretto nel XII secolo sulle fondamenta di una preesistente torre dedicata a Sant’Anna edificata nel 1081, all'interno di un progetto finalizzato al rafforzamento dei punti di difese della città siciliana.
L’impianto fortificato di Carlo V, definitivamente demolito dalla forza devastante del terremoto del 1908, seguito da un terribile maremoto nel 1909, ha un impianto poligonale irregolare conforme al territorio sul quale sorge, ed è caratterizzato da due baluardi a freccia da cui dipartono le cortine dotate di troniere e cannoniere in casamatta interrotte da altri due baluardi di minori.
Il castello termina con un bastione semicilindrico denominato Forte Campana, sul quale si erge una stele sovrastata dalla statua benedicente della Madonna della Lettera in bronzo dorato, opera di Tore Calabrò, accessibile tramite un portale bugnato del XVII secolo decorato da uno stemma asburgico e iscrizione attestante i lavori ultimati nel 1614, che immette in un salone coperto da volta a botte, in fondo al quale si possono ammirare i resti dell'antica torre di Sant’Anna.
Una scala a due rampe conduce in due altrettanti vani mediani, e ad un terrazzamento dove si possono ammirare delle casematte strombate, poste a semicerchio, dove anticamente erano collocate le bocche di fuoco.
Segue un secondo terrazzamento, anch’esso in principio dotato di bocche di fuoco e camminamenti di ronda.
Il forte del Santissimo Salvatore è stato protagonista di importanti eventi bellici, ossia i moti del 1848, l’episodio storico del 12 marzo 1861, anno della caduta del Regno delle due Sicilie a favore dello Stato unitario Italiano, e la Seconda Guerra Mondiale, anni di continui bombardamenti Angloamericani, finalizzati a demolire le strutture portuali e ferroviarie, per bloccare il sistema di sostentamento ed approvvigionamento delle truppe dell'Asse.
Oggi la fortezza è di proprietà del Ministero della Difesa.

 
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