La Real Cittadella situata in un punto strategico della città di Messina, ossia all’inizio del braccio portuale di San Raineri, fu costruita tra il 1680 e il 1686 su commissione del Vicerè fiammingo Principe di Ligne, e ad opera dell’architetto Carlo de Grunembergh, per assolvere a una duplice funzione di difesa dagli attacchi lato mare, e allo stesso tempo per contrastare le ribellioni nella città da parte dei messinesi, un tempo più combattivi e tenaci tanto da cacciare via gli spagnoli.
La struttura ha un impianto pentagonale dalle mura molto imponenti, delimitata dall'acqua per tutto il suo perimetro e ulteriormente rafforzata sui fronti da due bastioni a cuneo, nonché da falsebraghe, rivellini e controguardie, nonché più di cento cannoniere a presidio dell'intero perimetro.
Gli occupanti della Cittadella non sia arresero mai agli assalti, e la stessa non fu mai risparmiata dalle guerre e dagli assedi; in ogni caso la sua distruzione si deve all'incuria e alle demolizioni eseguite in virtù dell'errata concezione che la struttura difensiva fosse l'immagine e il monumento alla odiata dominazione borbonica .
Così lentamente la Cittadella fu distrutta per creare il molo Norimberga ed allargare la stazione ferroviaria marittima.
Di questa colossale macchina da guerra si conservano i resti di mura perimetrali e ampi locali interni, oltre a due dei cinque baluardi originari, ossia i bastioni di San Diego e Santo Stefano.
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