La chiesa del Gesù conosciuta anche con il nome di Casa Professa, in onore dell’omonima piazza di Palermo sulla quale insiste, fu costruita a partire dal tardo Cinquecento subito dopo l’arrivo in città dei Gesuiti, su progetto dell’architetto Giovanni Tristano.
L’edificio religioso ad una sola navata con transetto e cappelle laterali, venne ben presto modificato ad opera di Natale Masuccio al fine di adeguarla alle pretese di grandiosità proprie
dell’architettura gesuita.
Il progetto di rifacimento portato a termine nel 1636 anno della sua consacrazione, comportò la trasformazione dell’impianto originario da una a tre navate, abbattendo i muri divisori delle cappelle.
Distrutta da una bomba durante la Seconda Guerra Mondiale, la chiesa necessitò dei lavori di ristrutturazione non solo della struttura architettonica, ma anche delle decorazioni interne, compresi gli affreschi e le pitture, distrutte a seguito del crollo della cupola.
Il secondo intervento restaurativo eseguito tra il 2007 e il 2009, si è concluso con una messa solenne presieduta dall'arcivescovo di Palermo Monsignore Paolo Romeo, alla quale hanno partecipato numerosi gesuiti e autorità civili e militari.
La chiesa presenta internamente una splendida decorazione denominata a mischio, ossia caratterizzata da tarsie marmoree raffiguranti motivi floreali o figurati, di cui quella senza dubbio, più spettacolare è ammirabile lungo la tribuna dell'abside, dove sono rappresentate alcune scene bibliche, vale a dire l'Adorazione dei Pastori, e l'Adorazione dei Magi; a questi si aggiungono i bassorilievi marmorei della tribuna, realizzati da Gioacchino Vitagliano su progetto di Giacomo Serpotta.
Da ammirare anche l'organo costruito nel 1954 dalla ditta Tamburini di Crema, composto da quattro tastiere e pedaliera a raggiera, e oltre quattrocento canne.
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