La fontana del Genio situata in piazza Rivoluzione a Palermo, centro dell’antico "mercato di Fieravecchia", fu realizzata verso la fine del XVII secolo, e qui trasporta dal Molo Nuovo tra il Cippo Smirglio e il Convento dei Mercedar, nel 1860.
Durante il periodo dei moti del 1848 il popolo radunatosi intorno alla fontana, avvolgeva la statua con il tricolore in segno di protesta contro i Borboni, rendendo il Genio personificazione della città e simbolo del desiderio palermitano di libertà; da qui la sua temporanea custodia nei magazzini municipali dello Spasimo, per volere dello stesso governo Borbonico.
La fontana è costituita da un monticello roccioso su cui troneggia la statua di un uomo con il corpo da giovane e il volto di vecchio, vestito di un manto, con il capo sovrastato da una corona ducale, e tra le braccia un serpente.
La statua raffigura il Genio di Palermo, antico e misterioso nume tutelare della città, da sempre associato alla divinità protettrice della vita dell'uomo, della famiglia, e della città di Palermo, di cui divenne una sorta di protettore laico.
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