Il palazzo nobiliare Aiutamicristo fu costruito tra il 1495 e il 1501 su commissione dell’omonimo barone di Misilmeri e Calatafimi, come residenza e sede per la gestione del commercio cerealicolo e caseario, che lo avevano arricchito nel giro di qualche decennio.
Realizzato su progetto dell’architetto Matteo Carnilivari, l’edificio doveva rappresentare per l’illustre banchiere, una "Domus Magna" degna della propria ricchezza, in ragion per cui spese tutto il suo capitale per rendere lussuosi gli ambienti interni ammirati con incanto dai suoi ospiti illustri tra cui l'imperatore Carlo V che vi soggiornò nel 1535, Muley Hassan, re di Tunisi, e Don Giovanni d’Austria, fratello del re Filippo II, vincitore della battaglia di Lepanto.
Nel 1588 il palazzo venne messo in vendita per volere di Margherita Aiutamicristo, ed acquistato
da Francesco Moncada, al quale si devono i lavori di rimaneggiamento in stile gotico-catalano con balconi e portale barocchi e un loggiato interno con giardino.
Al settecento risale la realizzazione della fontana un tempo collocata nel giardino e del palazzo, opera di Ignazio Marabutti, e dal 1864 circa, ospitata in piazza Santo Spirito.
|