Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo è il teatro più grande d’Italia, nonché il terzo teatro lirico più grande d’Europa, dopo l'Opéra National de Paris e Staatsoper a Vienna.
Costruito tra il 1875 e il 1891 su progetto dell’architetto Giovan Battista Filippo Basile, cui subentrò alla sua morte, il figlio, Ernesto Basile, l’edificio sorge sul sito dove si ergeva la preesistente chiesa delle Stimmate e l’annesso monastero di San Giuliano demoliti alla fine dell’Ottocento per fare spazio alla grandiosa opera architettonica.
Il teatro presenta esternamente un pronao corinzio esastilo adagiato su una monumentale scalinata lateralmente impreziosita da due leoni bronzei con le allegorie della Tragedia, opera dello scultore Benedetto Civiletti, e della Lirica dello scultore Mario Rutelli.
Alla sommità dell’edificio svetta un'enorme cupola emisferica, la cui struttura metallica reticolare è sorretta da un sistema di rulli, che ne consentono gli spostamenti causati dalle variazioni di temperatura.
Peculiare la decorazione caratterizzata dalla costante ripetizione di colonne, finestre ed archi,
d’ispirazione greca e romana.
L’interno dell’edificio monumentale a ferro di cavallo, presenta cinque ordini di palchi, la galleria, e la platea coperta da un soffitto mobile composto da grandi pannelli lignei affrescati, che grazie ad un meccanismo di gestione dell'apertura modulabile verso l'alto, si spostano in modo tale da consentire l'aerazione dell’ambiente interno.
Riaperto dopo un lungo periodo d'abbandono, il teatro offre ricco calendario di eventi culturali, quali balletti con artisti di fama internazionale, concerti ed allestimenti di opere liriche, mostre ed incontri con i loro protagonisti della musica contemporanea.
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