Il castello di Punta Troia situato in una posizione invalicabile, vale a dire sull’omonimo costone roccioso dell’isola di Marettimo, fu costruito nel 1600 dagli Spagnoli sulle fondamenta di una torre di avvistamento eretta nel IX secolo ad opera dei Saraceni, e fortificata nel XII secolo per volere del re normanno Ruggiero II.
Raggiungibile sia per mare che per terra grazie alla presenza di un sentiero che ha inizio dal paese, la fortezza ha un solo accesso consentito da un cancello in ferro posto alla sommità della scalinata sul fronte nord-ovest.
La struttura difensiva si eleva su due livelli comunicanti attraverso una scala esterna, e versa in uno stato di abbandono, come attestano le pareti interne prive di decorazioni e in cattive condizioni, conseguenza delle infiltrazioni di acqua meteorica combinata a aerosol marino.
Il castello tra il 1795 e il 1844 fu utilizzato come prigione per i reati politici, qui fu detenuto Guglielmo Pepe, il più famoso dei patrioti della Repubblica Partenopea.