Il duomo di Mazara del Vallo ha origini molto antiche, fu eretto durante il periodo normanno in particolare nel 1093 sul sito dove si ergeva una preesistente moschea, per volere di Ruggiero I.
Ricostruito nel 1318, l’edificio religioso dedicato a Santa Caterina deve il suo attuale aspetto ai lavori di rimaneggiamento eseguiti nel XVII secolo, ad opera di Don Pietro Castro.
La facciata portata a termine nel 1906, è impreziosita da un altorilievo sovrastante il portale d’ingresso risalente al 1584, raffigurante la scena storica in cui il cavaliere e capitano Giovanni I Grifeo alla guida dell'Armata normanna condotta in Sicilia dal Gran Conte Ruggero con lo scopo di liberare l’isola dal dominio musulmano, protesse e salvò il suo Capitano in uno scontro diretto con il capo saraceno Mogat.
La cattedrale ha internamente un impianto a pianta basilicale e croce latina, diviso in tre navate, separate da due serie di colonne doriche, con un imponente campanile che domina la facciata esterna dal lato sinistro.
Al suo interno sono custodite numerose opere d’arte tra cui citiamo: tre sarcofagi romani; affreschi del pittore Giovanni Giambecchina; un portale marmoreo scolpito con le raffigurazioni delle storie di Sant'Egidio, opera di Bartolomeo Berrettaro; una Croce lignea dipinta del XIII secolo, e infine, il magnifico gruppo statuario rappresentante la Trasfigurazione, realizzato nel 1535 da Antonello Gagini.
Il gruppo marmoreo sovrastante l’altare centrale del duomo, raffigura Gesù, nella sua divinità, sul monte Tabor, circondato dai profeti Mosè ed Elia, e i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni.