La chiesa e l’annesso convento dei Gesuiti furono costruiti intorno al 1596, dai membri dell’omonimo ordine, grazie alle beneficienze e alle donazioni del Senato e di Mariano Mongiardino.
Progettata da Natale Nasuccio, la chiesa consacrata nel 1705, presenta un ricca facciata caratterizzata da un primo ordine composto da cornici, paraste e timpani spezzati, seguito da un secondo impreziosito da elementi barocchi, volute, statue ed una finestra centrale.
La chiesa ha internamente un impianto strutturale diviso in tre navate, separate da colonne sovrastate da archi, con pareti decorate da stucchi, e marmi, opera di Bartolomeo Sanseverino.
Al XVIII secolo risale la costruzione della cappella consacrata a Sant’Ignazio, al cui interno sono ospitate preziose opere tra cui un’icona marmorea, raffigurante l’Immacolata, opera di Ignazio Marabutti, un Crocefisso ligneo di Giuseppe Milanti, un quadro rappresentante Sant’Ignazio realizzato da Vito Carreca, e un quadro di San Francesco Saverio, opera di Pietro Novelli.
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