Castello di Squillace
Il castello di Squillace situato nella parte alta del colle cittadino ha origini bizantini ma deve il suo attuale aspetto ai continui intervento di ristrutturazione e ampliamenti che si sono susseguiti nei secoli, ad opera dei numerosi proprietari che ne hanno avuto il possesso.
La facciata con portale bugnato sovrastato dallo stemma della famiglia Borgia, accoglie lateralmente due torri, di cui una cilindrica su tronco di cono, e l'altra poligonale.
Nel 904 Squillace cadde sotto il controllo della potenza musulmana, per cui al potere si insediò l'emiro Abstaele, a cui successe nel 921 l’emiro Olkbek, al cui posto sedette Saklab.
Al 1059 risale la conquista della città da parte dei Normanni, ai quali si deve anche la costruzione della Cattedrale.
Seguì la dinastia Svevia, durante la quale sia Squillace che il castello furono concessi ad Elisabetta d'Altavilla, che utilizzò il castello non soltanto come fortezza ma soprattutto come residenza, realizzando un edificio interno, a pianta rettangolare, circondato da una piazza d'armi, a sua volta difeso da alte mura e torri.
Nel 1485, il castello e l’intera città caddero nelle mani degli Aragonesi, cui subentrò nel 1494 il dominio da parte dei principi Borgia.
Seguì il Governo Borbonico, durante il quale la fortezza venne adibita a carcere mandamentale, fino al 1978, anno in cui, trasferite le carceri, la stessa fu interessata da un progetto di recupero per la pubblica fruizione.