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Informazioni generali:

Codice Istat: 015
Abitanti Totali 5.624.420
Superficie Totale (Kmq): 13.595,54
Capoluogo: Napoli
Campania

La Campania, regione dell'Italia Meridionale, inserita tra i territori delle regioni Lazio (nord-ovest), Molise (nord), Puglia (est), Basilicata (est), e le acque del Mar Tirreno, non è solo cronaca, violenza, camorrarifiuti, e quant'altro si possa dire per screditare un territorio e la sua popolazione, altresì cultura, archeologia, arte, storia, mare, e tanto altro ancora, tutto da scoprire!

Il territorio campano dal cospicuo patrimonio naturalistico, risulta contraddistinto per il 50,8% da aree collinari, per il 34,6% da catene montuose (Monti del Matese, Monti Picentini, Monti Alburni, Monti Trebulani, Taburno Camposauro, Monti Lattari, Monte Somma, Altopiano dell'Irpinia, area montuosa dei Campi Flegreivulcano Roccamonfina, vulcano Vesuvio) e per il restante 14,6% da zone pianeggianti (Pianura del Garigliano, Pianura Campana, Piana del fiume Sele, Piana di Paestum, Pianura di Salerno).
Il sistema idrografico della regione consta di tortuosi e copiosi corsi d'acqua [fiume Volturno (175 km), fiume Sarno (24 km) tutelato dall'Ente Parco Regionale Fiume Sarno istituito nel 2003, fiume Sele (64 km), fiume Tanagro (92 km), fiume Ofanto (170 km), e molti altri], ai quali si affiancano splendidi bacini naturali, quali il Lago del Matese di origine carsica situato ai piedi del Monte Miletto (2050 m.) e del Monte Gallinola (1923 m.), il Lago d’Averno di origine vulcanica, il Lago Fusaro originatosi con la chiusura di un tratto di mare, il Lago di Patria di origine vulcanica, situato a ridosso del mare, il Lago di Falciano di origine vulcanica, il Lago di Lucrino originatosi con la chiusura di un tratto di mare, ed infine, il Lago di Telese di origine carsica.

La valorizzazione e la tutela del patrimonio paesaggistico è confermato dalla istituzione nel corso degli anni, di aree protette gestite dagli enti preposti al fine di garantire alla fauna e alla flora presente nei territori ivi compresi di "vivere" lontano dall'incuria dell'uomo, a riguardo segnaliamo:

  • PARCO NAZIONALE DEL CILENTO E VALLO DI DIANO, istituito nel 1991, e dal 1997 inserito nella rete delle Riserve della Biosfera messo in atto dal gruppo di lavoro Programma MAB dell'Unesco. L'area protetta includente i territori di 80 comuni, venne realizzata a tutela del Cilento, subregione montuosa della Campania, nota per la varietà di ambienti ideali per la riproduzione di specie floristiche (Primula di Palinuro, BetulleAbete Bianco, BossoGiglio Marino, Garofano delle Rupi, Statice salernitana, Centaurea,
    Iberide florida, Campanula napoletana, Ginestra del Cilento, Ginepro fenicio) e faunistiche (Aquila RealeFalco pellegrinoLanario, Corvo imperialeGracchio corallino, Coturnice, Lepre Appenninica Volpe, Lupo, Arvicola del Savi, Martora, Lontra, Salamandra dagli occhiali) di rara bellezza, per la coltivazione di viti (DOC Castel San LorenzoDOC Cilento) ed olivi (Oli Extravergini di Oliva D.O.P. CilentoD.O.P. Colline Salernitane) da cui si ricavano prodotti di alta qualità; a ciò si aggiunge la produzione di alimenti agricoli  unici e rari, come le Castagne di Roccadaspide, le Castagne degli Alburni, il Fico Bianco del Cilento, il Carciofo Tondo di Paestum Igp, il Carciofo Bianco del Basso Tanagro, il Cece di Cicerale, ed il Fagiolo di Controne. Il parco include altresì la visita ai siti di interesse artistico ed archeologico (città della Magnia Grecia di Paestum, città della Magnia Grecia di Velia, la Certosa di San Lorenzo di Padula) inseriti dal 2008, nella Lista dei Beni protetti dall'Unesco come Patrimonio dell'Umanità
  • PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO, istituito nel 1995, a tutela del vulcano omonimo, le cui origini risalgono a 400.000 anni. Inserita dal 2007, con il nome di Somma-Vesuvio e Miglio d'Oro, nella rete delle Riserve della Biosfera messo in atto dal gruppo di lavoro Programma MAB dell'Unesco, l'area protetta ospita una comunità faunistica molto interessante (Lepre europea, VolpeFalco di Palude, Falco pecchiaiolo, Falco pellegrino, Gheppio, Averla capirossa), e specie floristiche diversificate a seconda della collocazione sul versante Somma (boschi misti) oppure sul versante Vesuvio (vegetazione tipica della macchia mediterranea). Interessante, anche, la produzione agroalimentare (nocillo, albicoccaciliegia del montepomodorino vesuviano, uva catalanescapane di San Sebastiano) tipica del territorio vesuviano, inserita nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani, con decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
  • PARCO REGIONALE DEI CAMPI FLEGREI, istituito nel 2003, a tutela dell'omonima vasta area di origine vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli. Il territorio ivi ricompreso si presenta contraddistinto da zone con elevato tasso di umidità, e substrati a carattere lavico, per cui le vegetazioni sono essenzialmente acidofile. A riguardo, si segnalano: la Silva Gallinaria; la foresta dell'Aorna (Selva di Averno); la Disa; la Tagliamani; la Gariga; l'Elicriso; la Ginestra; il Mirto; il Lentisco; le Filliree; il Cisto; l’Erica Lecci; e Corbezzoli. Le aree naturali dei Campi Flegrei ospitano circa trenta mammiferi come la Volpe, la Donnola, la Faina, la Lepre, ed il Coniglio selvatico; altresì, 150 specie di uccelli, tra cui il Gheppio, il Lodolaio, il Rigogolo, il Cormorano, lo Svasso, la Moretta tabaccata, il Beccaccia, la Passera scopaiola, il Torcicollo, il Fringillidi, la Cince, il Porciglione, ed il Pellegrino. Il percorso di visita al Parco include località di interesse naturalistico, storico-archeologico, monumentali, e termali.
  • PARCO REGIONALE DEL MATESE, istituito nel 2002, tutela splendide località di interesse naturalistico, tra cui non possiamo non citare: la stazione climatico-sciistica di Bocca della Selva, immersa in una faggeta a 1450 metri di altitudine; la località di Miralago, dove si può ammirare il Lago del Matese; la Morgia Sant'Angelo in località Cerreto Sannita; l'area attrezzata di Vallesanta in località San Lorenzello; l'area attrezzata di Piana delle Pesche presso Gioia Sannitica; la sorgente del Fiume Lete; il Lago di Letino; le Grotte del Lete contraddistinte da splendidi fenomeni naturali; torrenteTiterno in territorio del comune di Pietraroja; infine, la sorgente del Torano di natura carsica, a valle di Piedimonte Matese. Il territorio compreso tra i Monti Miletto (2050 m.), Gallinola (1923 m.) e Mutria (1823 m.) ospita specie floristiche di rilevante importanza naturalistica, tra cui il Faggio, il Leccio, la Roverella, il Cerro, il Carpino nero, il Castagno, le Orchidee selvatiche, le Primule montane, le Viole, gli Edraianti, la Lingua di cane appenninica, le Pedicolari, le Creste di gallo, ed i Verbaschi. Qui ivono altresì specie faunistiche come: il Lupo; il Gatto selvatico; l'Astore; lo Sparviero; la Poiana; il Lanario; l'Aquila reale; il Gracchio corallino; il Codirossone; il Culbianco; lo Spioncello; il Picchio rosso; il Nibbio reale; il Falco Pellegrino; l'Airone bianco maggiore; la Cicogna bianca e la Cicogna nera; il Falco di palude; e laSalamandrina dagli occhiali. 
  • PARCO REGIONALE DEL PARTENIO, istituito nel 2002, a tutela di un'area comprendente i territori di ben ventidue comuni, distribuiti nella parte appenninica della catena montuosa omonima, nella Valle Caudina (si ricordi l'episodio storico della Battaglia delle Forche Caudine), nella Valle del Sabato e nel vallo di Lauro Baianese. Il parco tutelato e valorizzato in  ottemperanza a quanto stilato nel Programma Integrato Territoriale, comprende tre alte cime, Montevergine (1480 m.), Monte Avella (1598 m.) e Monte Ciesco Alto (1357 m.), e una rete di corsi d'acqua (Fiume Calore, rio Vergine, rio Finestrelle, torrente Corvo, torrente Clanio, Fiume Isclero, Torrente Caudino), da cui originano anche alcune forre e sbalzi d'acqua come le Cascatelle e la cascata di Acquapendente. L'area protetta presenta altresì fenomeni di carsismo con manifestazioni speleogenetiche (Grotta degli Sportiglioni, Grotte di Camerelle, Grotta di San Michele ArcangeloGrotta di Mattiuccio, Grotta Candida). Nel mondo floristico fa bella mostra di sè il Giglio Martagone, simbolo del parco, al quale si affianca il Leccio, la Quercia, il Castagno, il Faggio, il Garofano selvatico, la Viola dell'Etna, la Viola tricolore, la Crepis, il Narciso, l'Asfodelo, il Trifoglio, la Poa, l'Armeria, il Pioppo, l'Ontano napoletano, il Carpino e l'Acero di Lobelius. Tra la natura rigogliosa è facile incontrare specie faunistiche di rara bellezza, tra cui la Salamandrina dagli occhiali, il Tritone italico, la Salamandra pezzata, l'Ululone, il Lupo dell'Appennino, il Corvo imperiale, il Falco pellegrino, ed il Gufo reale.
  • PARCO REGIONALE DEI MONTI PICENTINI, istituito nel 1993, a tutela di una vasta area delimitata dalla catena montuosa omonima di cui fanno parte le vette del Monte Terminio (1806 m.), Monte Accèllica (1660 m.), Monte Polveracchio (1790 m.), e Monte Cervialto (1809 m s.l.m.). Il territorio ivi compreso risulta attraversato da un sistema idrografico di rilevante importanza, a riguardo ricordiamo il Fiume Sabato, il Torrente Solofrana, il Fiume Picentino, Fiume Tusciano, ed il Fiume Irno. La catena dei Monti Picentini è formata da meravigliose cavità carsiche, tra cui la Grotta dello Scalandrone, la Grotta dell’Angelo, e le Grotte di Strazzatrippa, nonchè da vasti bacini, quali la Piana del Dragone, il Piano d’Ischia, il Piano di Verteglia, il Piano di Campolaspierro, il Piano del Gaudo, il Piano del Migliato, ed il Lago Laceno. Il patrimonio naturalistico dell'area protetta si amalgama perfettamente al patrimonio storico-artistico ed archeologico, se si pensi alla presenza di antichi luoghi di culto, ruderi di fortilizi e castelli medioevali. 
  • PARCO REGIONALE DI ROCCAMONFINA-FOCE GARIGLIANO, istituito nel 2005, a tutela e conservazione di un'area dominata dal vulcano Roccamonfina, il più antico apparato vulcanico della Campania, costituito da una cerchia craterica esterna definita nei punti più alti dal Monte S. Croce (1005 m.), dal Monte Làttani (810 m), dal Monte Atano, dal Colle Friello, e dal Monte Ofelio. Il sistema idrografico del territorio protetto, comprende: il Fiume Savone; il Fiume Garigliano; il Fiume Peccia; ed il piccolo Lago delle Corree. Il parco ospita una ricca vegetazione con prevalenza di castagneti che rappresentano la principale attività economica degli abitanti del luogo, nonchè un'habitat di importanza Comunitaria.
  • PARCO REGIONALE DEL TABURNO-CAMPOSAURO, istituito nel 2002, a tutela del massiccio montuoso omonimo, che raggiunge la sua massima altitudine con i Monte Taburno (1394 m.), Monte Camposauro (1388 m.) e Monte Pentime (1170 m.). Il parco ospita una rigogliosa vegetazione tipica della macchia mediterranea, alla quale si affiancano querce, ginestre, castagni, lecci, faggi, abeti, acero e carpino; qui abitano specie faunistiche come il cinghiale, la volpe, la lepre, il fagiano, la Poiana, il Falco Gheppio, l’Ulone dal ventre giallo, ed il Biacco. L'Ente Parco ha aderito anche al programma "Le Fattorie del Panda", al fine di valorizzare il ruolo degli agriturismi nella conoscenza delle aree protette.
  • PARCO REGIONALE MONTI LATTARI, istituito nel 2003, a tutela dell’area compresa tra il mare del Golfo di Salerno e le acque del Golfo di Napoli, protetta dalle vette dei Monti Sant'Angelo a Tre Pizzi (1444 m.), Faito (1131 m.), Finestra (1145 m.), Cerreto (1316 m.), San Michele (1444 m.), e San Costanzo (497 m.). Il territorio ivi compreso ospita un ricco patrimonio storico-artistico, turistico, oltre che naturalistico (paesaggi di carrubo, olivastro, leccio, orniello, roverella, corbezzolo, castagno, carpino, frassino e faggio). Peculiari sono anche alcune specie vegetali, vale a dire la Woodwardia radicans, la Pteris cretica, e la Pinguicola hirtiflora.

Non meno importanti, nonostante la loro posizione ultima nell'indice delle aree protette, sono le Aree Marine Protette (Area Marina Protetta Punta Campanella, Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta, Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola, Area Marina Protetta Regno di Nettuno, Area Marina Protetta Santa Maria di Castellabate), le Riserve naturali Statali e Regionali (Riserva Statale di Castelvolturno, Riserva Statale del Cratere degli Astroni, Riserva Statale Isola di Vivara, Riserva Statale Tirone Alto Vesuvio, Riserva Statale Valle delle Ferriere, Riserva Regionale Foce Sele Tanagro, Riserva Regionale Foce Volturno Costa di  Licola, Riserva Regionale Lago di Falciano, Riserva Regionale Monti Eremita-Marzano).
Numerose anche le Oasi Naturalistiche Protette, quali: Oasi WWF Bosco di San Silvestro; Oasi WWF Grotte del Bussento di Morigerati; Oasi WWF del Parco Naturale di Decimare; Oasi WWF Monte Accellica; Oasi WWF Persano; Oasi WWF Gole del Calore di FelittoOasi WWF Lago di Conza.

Ai margini del Golfo di Napoli si apre il meraviglioso Arcipelago Campano, un gruppo di cinque isole principali (Ischia, Capri, Procida, Vivara, Nisida), affiancate da altre sei isole minori [isolotto del Castello Aragonese (Ischia), isolotto di San Martino (Monte di Procida), isolotto della Gaiola (Posillipo), isolotto di Rovigliano, i tre faraglioni di Capri, le tre isole de Li Galli (Costiera Amalfitana), scoglio di Vetera]. Famoso in tutto il mondo e frequentato ogni anno da migliaia di turisti, è il tratto di costa affacciato sul Golfo di Salerno e conosciuto come la Costiera Amalfitana, dichiarata nel 2007 Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.

La regione Campania è la terra del Miracolo di San Gennaro, è la patria della canzone popolare, da Roberto Murolo a Gigi d'Alessio, è la terra del folklore, del teatro da Totò ad Eduardo De Filippo, della maschera di Pulcinella, della Smorfia Napoletana, della Pizza, della Sfogliatella, e del Presepe.  

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ProvinciaArea
(Kmq)
Pop.Comuni
Caserta 2.639,38 905.045 104
Benevento 2.070,63 265.055 78
Napoli 1.171,13 2.988.376 92
Avellino 2.791,85 401.451 118
Salerno 4.922,55 1.064.493 158