Regione CALABRIA
La Calabria, regione dell'Italia Meridionale confina a nord con la Basilicata, ed è bagnata dalla acque del mar Tirreno, di cui un braccio noto come lo Stretto di Messina la separa dalla Sicilia, del mar Ionio, e del Golfo di Taranto.
Il territorio soprannominato lo stivale del Paese, è contraddistinto da:
- rilievi montuosi (41,8%) dell'Appennino Calabro, di cui fanno parte:
- IL POLLINO, catena montuosa tutelata come Parco Nazionale, insignito del titolo di area naturalistica protetta più grande d'Italia. Il territorio ivi compreso situato a cavallo delle regioni Basilicata e Calabria, è attraversato dall'Appennino Calabro-Lucano del Pollino e dell'Orsomarso, la cui massima altitudine è raggiunta dalla Serra Dolcedorme (2267 m.), dal Monte Pollino (2248 m.), dalla Serra del Prete (2181 m.), dalla Serra delle Ciavole (2127 m.), e dalla Serra di Crispo (2053 m.). L'area protetta ospita una diversificata vegetazione caratterizzata da specie floristiche tipiche e rare come la Peonia pellegrina, la Peonia mascula, la Pulsatilla alpina, la Genziana primaticcia, la Genzianella del Pollino, la Sassifraga marginata, il Caglio delle Alpi Apuane, il Ranuncolo del Pollino, la Campanula del Pollino, il Millefoglio del Pollino, il Poligono bistorta, la Belladonna, la Digitale bruna, la Stregonia siciliana, ed il Pino Loricato, simbolo del Parco. Il territorio è abitato dalle note specie faunistiche tipiche dei luoghi di montagna, alle quali si aggiungono quelle rare, come il coleottero Buprestis splendens, il coleottero Rosalia alpina, la farfalla Melanargia arge, il ragno Malmignatta, ed il crostaceo Chirocephalus ruffoi. Il Massiccio del Pollino è separato dall'altopiano dell'Orsomarso dal Piano di Campotenese dove si ergono il Cozzo del Pellegrino (1987 m.), La Mula (1935 m.), la Montea (1825 m.), il Monte La Caccia (1744 m.), ed il Monte Palanuda (1632 m.). La zona in esame è attraversata da splendidi corsi d’acqua incontaminati, quali il fiume Argentino protetto come Riserva statale Valle del Fiume Argentino, il fiume Abatemarco (20 km), il fiume Lao (51 km) tutelato come Riserva Statale Valle del Fiume Lao. Le acque dei corsi d'acqua hanno nel corso dei secoli effettuato un'azione erosiva tale da dare vita a spettacolari fenomeni carsici con gallerie e profonde voragini come la Grotta di S. Paolo nel territorio di Morano Calabro, l’Abisso del Bifurto a Cerchiara di Calabria, le Gole del Raganello o Gole del Barile tutelate come Riserva Statale, e le Gole del Lao.
- LA CATENA COSTIERA, massiccio montuoso esteso su una superficie di 73 km, che ha inizio dal Passo dello Scalone e la foce del fiume Savuto (48 km) a cui la produzione vinicola ha dedicato un vino DOC. La vetta più elevata è quella del Monte Cocuzzo (1541 m.), cui segue il Monte Scudiero (1295 m.), il Monte Lucerna (1256 m.), il Cozzo di Limpa (1094 m.), Serra Monaci (1037 m.), Serra La Penna, Cozzo Capo Bianco (995 m.), Serra Nicolino (1257 m.), Serra Pantalonata (1404 m.), ed il Cozzo Cervello (1389 m.). Peculiare è la presenza sui rilievi di piccole aree umide originatesi dal ristagno delle acque, a riguardo segnaliamo: il Pantano della Giumenta; il Pantano della Canna; il lago di Astone; infine, il Lago dei Due Uomini.
- LA SILA, altopiano tutelato dal 2002, come Parco Nazionale della Sila, appartenente alle Alpi Calabresi, e viene comunemente divisa in tre sezioni: la Sila Greca estesa tra la piana di Sibari e le valli dei fiumi Mucone (57 km) e Trionto (40 km), dove si ergono il Monte Paleparto (1481 m.), la Serra Castagna (1310 m.), ed il Cozzo del Pesco (1183 m.), la Sila Grande attraversata da quattro importanti corsi d'acqua, ossia il fiume Crati (91 km) tutelato come Riserva Regionale Foce del Crati, il fiume Arvo (15 km), il fiume Cecita ed il fiume Ampollino (18 km), nonchè occupata dal Piano di Macchialonga delimitato dalle cime dei monti Pettinascura (1708 m.), la Serra Ripollata (1682 m.), il Cozzo del Principe, il monte Volpintesta (1740 m.) che domina sul lago Ariamacina, il monte Altare, il monte Sordillo, ed il monte Botte Donato (1928 m.) dalle cui pendici nasce il fiume Neto (80 km); l'ultima sezione è quella della Sila Piccola comprendente la valle del fiume Tacina (58 km), e le vette del monte Scorciavuoi (1745 m.), del monte Gariglione, e del monte Femminamorta (1723 m.). Le aree naturali protette ricomprese nel territorio della Sila sono: la Riserva Statale Coturelle-Piccione; la Riserva statale Gallopane; la Riserva Statale Gariglione Pisarello; la Riserva Statale Golia Corvo; la Riserva Statale I Giganti della Sila; la Riserva Statale Macchia della Giumenta-S.Salvatore; la Riserva Statale Poverella Villaggio Mancuso; infine, la Riserva Statale Tasso Camigliatello Silano).
- LE SERRE CALABRESI due catene montuose che corrono parallele, tutelate come Riserva Regionale delle Serre (legge regionale 48/90), di cui quella ad occidente (53 km) diparte dalla Soglia di Cortale e termina nel monte Sella della Limina (822 m.), al contrario la catena orientale (37 km) ha inizio dal monte San Biagio e raggiunge la Serra de Bonis. Il territorio ivi ricompreso è attraversato da copiosi corsi d'acqua, tra cui il fiume Ancinale (35 km), il fiume Allaro (150,46 km), il fiume Mèsima (50 km), il fiume Stilaro (59,17 km) che dà vita alle spettacolari Cascate di Marmarico, ed il fiume Angitola (20 km) con sorgente sul Monte Pizzinni, da cui è stato originato nel 1966 il lago artificiale Angitola. L'area è delimitata da meravigliosi rilievi montuosi, la cui massima altitudine è raggiunta dalle vette del Monte Pecoraro (1423 m.), Monte Mammicomito (1047 m.), il Monte Cucco (961 m.), Monte Pietra del Caricatore (1414 m.) occupato lungo il versante occidentale dal Bosco Archifòro, ed il monte Consolino (701 m.). Lungo la parte settentrionale della Serre, si snoda per 30 km l'Istmo di Catanzaro o Sella di Marcellinara, che separa il mar Ionio dal mar Tirreno, attraversato dai fiumi Amato (56 km) e Corace (48 km). La catena montuosa altresì due importanti aree protette, vale a dire la Riserva Statale Cropani Micone e la Riserva Statale Marchesale.
- L'ASPROMONTE, massiccio montuoso situato all'estrema punta della penisola italiana, tutelato come Parco Nazione dell'Aspromonte (L. 305/89), ospita imponenti affioramenti rocciosi, quali il monte Tre Pizzi, monte Montalto (1955 m.), monte Cannavi (1669 m.), il monte Pietracappella (1823 m.) ed il monte Puntone (1815 m.). L'area è ricca di ruscelli e corsi d'acqua (fiumara Butramo e la fiumara Buonamico), da cui originano spettacolari cascate, tra cui ricordiamo la cascata di Forgiarelle sul torrente Ferraina, e la cascata di Maesano; a riguardo, segnaliamo, anche, il lago Costantino ed il lago Rumia. Da non perdere la visita alla splendida Zona dei Monumenti, così chiamata per la presenza di innumerevoli composizioni rocciose che emergono dai boschi di latifoglie, come la Pietra di Febo, la Pietra Lunga, la Pietra Castello e la Pietra Cappa. Per gli amanti dello sci ricordiamo la presenza sul massiccio dell'Aspromonte, a 1311 m. di altezza, la stazione sciistica di Gambarie. La flora dell'Aspromonte è caratterizzata da una spiccata eterogeneità, nel dettaglio sono presenti l'ulivo, la ginestra, il cisto, la fillirea, il corbezzolo, il lentisco, il leccio, il mirto, l'acero, il frassino, l'ontano nero e napoletano, la quercia, la rovere, il faggio, l'abete bianco, e la felce tropicale Woodwardia radicans. La fitta vegetazione rappresenta l'habitat ideale per molte specie di uccelli (picchio nero-aquila reale-gufo reale- biancone-astore-sparviero-falco pecchiaiolo), mammiferi (lupo-driomio-arboricola martora- scoiattolo nero), ed anfibi come la Salamandrina degli occhiali.
- zone pianeggianti (9%) comprendenti: la PIANA DI SCALEA; la PIANA DI SANT'EUFEMIA denominata anche Piana di Lamezia, anfiteatro naturale compreso tra Capo Suvero alla foce del fiume Angitola; la PIANA DI GIOIA TAURO, area geografica compresa tra il mar Tirreno (ovest), il monte Poro (nord), il Dossone della Melia (est) ed il Monte Sant'Elia (sud); in ultimo, la PIANA DI SIBARI, delimitata dal massiccio del Pollino e dall'altopiano della Sila, e attraversata dal fiume Coscile (50 km).
- aree collinari (49,2%) nei pressi della costa, che con i suoi 715,7 km di lunghezza detiene il primato in Italia. Le spiagge sono contraddistinte da rocce risalenti ad ogni era geologica. I litorali della regione sono: la Costa degli Achei ubicata nel tratto tra Capo Spulico e Capo Trionto; la Costa degli Aranci; la Costa degli Dei nota per la frequentata località balneare di Capo Vaticano; la Costa dei Saraceni compresa tra Crotone e Punta Le Castella; la Costa dei Saraceni dove si estende lo splendido promontorio di Capo Rizzuto tutelato dal 1991 come Area Naturale Marina Protetta Capo Rizzuto, nella quale è ricompresa altresì la località La Castella; la Costa Viola bagnata dal mar Tirreno, e compresa tra Villa San Giovanni e Palmi; la Riviera dei Cedri presa d'assalto ogni estate per la presenza delle maggiori località turistiche calabresi, quali Tortora, Scalea, Praia a Mare, Paola e Diamante; infine, la Riviera dei Gelsomini compresa tra Punta Stilo e Capo Spartivento.
Lo specchio d'acqua che lambisce le coste della Calabria, forma cinque splendidi golfi: il Golfo di Corigliano o Golfo di Sibari parte integrante del Golfo di Taranto, contraddistinto dalla presenza di due importanti strutture portuali, il porto peschereccio-commerciale di Corigliano, ed il porto turistico di Sibari; il Golfo di Squillace; il Golfo di Gioia Tauro occupato dal più grande terminal per transhipment del mar Mediterraneo, il Porto di Gioia Tauro; il Golfo di Sant'Eufemia, dalle cui acque si sono originati laghi di acqua salmastre denominati laghi La Vota, tuelati come Sito di Interesse Comunitario;infine, il Golfo di Policastro, ampia insenatura compresa tra Punta degli Infreschi nel Cilento e Capo Scalea nell'Alto Tirreno cosentino. Le acque del mar Tirreno bagnano, altresì, le coste delle sole due isole calabresi, ossia l'Isola di Dino e l'Isola di Cirella.
La valorizzazione e la tutela del territorio calabrese è segnalata dalla presenza di altre quattro aree protette, quali: la Riserva Statale Iona Serra della Guardia; la Riserva Statale Serra Nicolino-Pian d'Albero; la Riserva Statale Trenta Coste; infine, la Riserva Regionale Tarsi.
La Calabria ha sviluppato nel corso dei secoli una tradizione agroalimentare di primo livello, a cui si accompagna una gastronomia di ottima qualità. La produzione casearia occupa un posto di rilievo nell’economia della regione, a riguardiamo segnaliamo il Caciocavallo Silano, il Butirro del Pollino, il Musulupu di origine greco-albanese, ed il Pecorino del Monte Poro.
Non è da meno, la tradizione norcina, tanto da conteggiare ben tre prodotti col marchio DOP, quali la Soppressata di Calabria, il Capocollo di Calabria, il Buccularu di Reggio Calabria, la Nduja di Spilinga, e la Salsiccia di Calabria.
Tra gli altri prodotti tipici locali ricordiamo: il Bergamotto di Reggio Calabria; il Cedro di Calabria; la Cipolla Rossa di Tropea; le Clementine di Calabria; la Liquirizia di Rossano; il Morzeddu Catanzarese; la Patata della Sila; ed il Peperoncino di Calabria.
Nell'arte culinaria calabrese merita un posto di privilegio l'olio extravergine di oliva, da cui si ricavano l'Olio Alto Crotonese, l'Olio Bruzio, l'Olio Lametia, l'Olio della Locride e l'Olio di Calabria. La Calabria, però, è da sempre considerata la terra del vino, non a caso la sua antichissima denominazione era "Enotria". L'eccellenza dei vitigni ha consentito la produzione la produzione di vini dal sapore meridionale, quali il Vino Bivongi, il Vino Cirò, il Vino Donnici, il Vino Greco di Bianco, il Vino Lamezia, il Vino Melissa, il Vino Pollino, il Vino Savuto, il Vino San Vito di Luzzi, il Vino Verbicaro, il Vino Arghillà, il Vino Palizzi, il Vino Pellaro, ed il Vino Scilla.
La Calabria fa bella mostra di sè di un ricco patrimonio storico-artistico ed archeologico, grazie soprattutto al processo di ellenizzazione che le ha permesso di ricevere i titoli di Atene della Calabria e Città d'Arte della Calabria; qui sono nati personaggi illustri della Magna Grecia come Pitagora di Samo, Alcmeone di Crotone, Filippo di Medma e Nosside di Locri Epizefiri, concorrenti alla formazione del pensiero d'Occidente, nonchè atleti olimiponici, come Eutimo di Locri Epizefiri, Astilo, Plauto, Daippo, Glauco di Crotone, ed il celeberrimo Milone.
Itinerari da vedere e visitare (260):
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Itinerari | Pagine |
Arte
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Archeologia
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24
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Chiese, Abbazie, Santuari, ecc..
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31
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Cultura, Storia, ecc..
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19
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Feste e Tradizioni
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0
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Castelli, Torri, Fortificazioni, ecc..
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31
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Monumenti
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6
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Musei
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8
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Palazzi, Edifici Storici, ecc.
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45
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Piazze, Fontane, ecc..
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4
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Teatri
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5
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Attrazioni Turistiche
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1
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Patrimonio UNESCO
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0
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Elenco Province (5):