Cattedrale dei Santi Stefano ed Agata
La cattedrale dei Santi Stefano ed Agata venne edificata intorno alla seconda metà del IX secolo, ad eccezione dell’attigua torre campanaria che ha origini longobardo-normanne.
La struttura che noi tutti oggi possiamo ammirare è però il risultato di numerosi interventi ristrutturativi eseguiti nel corso dei secoli.
La chiesa originaria venne ampliata dai Normanni, e tra il 1447 e il 1496 ristrutturata ad opera dell'arcivescovo Giordano Caetani.
Seguirono i lavori di rinnovamento del Cardinale Nicola Caracciolo, e successivamente del Cardinale Giuseppe Cosenza.
La struttura venne poi ricostruita a seguito dei danni causati dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
L’attuale facciata realizzata nell’856 per volere del Vescovo Landulfo conserva le colonne del primitivo impianto, nonché elementi di spoglio provenienti dall'anfiteatro.
Al XI secolo risale la realizzazione dell’atrio denominato"del Paradiso", commissionato dal vescovo Erveo dove fino al 1832 venivano ospitate le spoglie dei principi e dei nobili di Capua.
La cattedrale è internamente divisa in tre navate, delle quali quella centrale presenta la copertura con volta a botte.
Da ammirare gli altari collocabili tra il XVII e il XVIII secolo, e i dipinti realizzati tra il XVI e il XIX secolo.
Al 1961 risalgono, invece, gli affreschi del muro presbiterale che raffigurano le scene dell’Ultima Cena, nonché quelli che decorano la pala absidale raffiguranti la Santissima Trinità, le Litanie Lauretane e la Gloria dei Santi Stefano e Agata.
Lungo la navata destra si possono ammirare anche i monumenti sepolcrali dei cardinali Cosenza e Francesco Saverio Apuzzo.