ByItaly
  Italiano   
Ischia
Firenze
Tremiti
Caserta
Venezia

Santuario di Santa Maria di Casaluce

Il Santuario di Santa Maria di Casaluce venne fondato nel 1360 nell’omonimo castello edificato da Rainulfo Drengot nei primi dell’anno Mille.
La fortezza completamente in tufo presentava la forma quadrata con cinque torri, di cui quattro collocate agli angoli della struttura e una centrale che fungeva da mastio; la struttura era priva di finestre e porte e accoglieva al suo interno dei locali adibiti a dormitori, a sala di giustizia, a scuderie, armerie per le guarnigioni, mentre nei sotterranei vi erano prigioni e magazzini.
Il forte delimitato da un enorme fossato era dotato anche di cave sotterranee che conducevano ad uscite segrete che a loro volta portavano in luoghi lontani.
Nel 1135 il castello venne distrutto ad opera di Ruggiero II di Altavilla e da lui ricostruito come residenza di caccia reale.
Nel 1360 la struttura venne donata da Raimondo del Balzo ai monaci Celestini, il cui ordine fu fondato da Pietro del Morrone che nel 1294 venne incoronato Papa con il nome di Celestino V.
I primi interventi al castello furono finalizzati al consolidamento dei tetti, alla rimozione dei resti del torrione centrale e alla costruzione della chiesa.
Durante i lavori si procedette anche alla trasformazione di sette stanze dell’edificio in altrettante cappelle, nonché nel torrione sud-est venne ricavata la sacrestia, e in una stanza ad est venne allestito il presbiterio.
I monaci iniziarono al lato est del fortilizio la edificazione del chiostro dotato di stanze capitolari, e alla costruzione del cortile sul lato ovest dello stesso.
Il portale d’ingresso venne spostato in una posizione più laterale della parete ovest, mentre le sale del castello un tempo adibite a dormitori e armerie vennero trasformate in sale per il refettorio, cucine e magazzino; al contrario le stanze del secondo piano vennero utilizzate come celle per i monaci.
I monaci si impegnarono anche nella decorazione della chiesa e delle cappelle con cicli di affreschi di arte fiorentina raffiguranti scene del Vangelo e della vita di santi, e nell’abbellimento del portale d’ingresso all’abbazia totalmente rivestito di mosaici che raffiguravano la Vergine di Casaluce tra due angeli che le sorreggevano il velo con ai piedi Raimondo del Balzo e la moglie Isabella d’Eppe nell’atto di donazione.
All’interno della chiesa è custodita l’effige della Madonna di Casaluce, un'icona bizantina dipinta intorno all’XI secolo, trasportata qui da Gerusalemme.
La vergine di Casaluce venne dipinta su di una tavoletta di acero, dallo sfondo dorato, vestita di un abito dalle tonalità marroni con in testa e sulle spalle un velo, nell’atto di sorreggere col braccio sinistro suo Figlio Gesù.
Il bambino vestito di una tunica rossa ed oro indica con il braccio destro la madre in atto di benedizione, mentre con il braccio sinistro regge una pergamena arrotolata.
La chiesa è internamente ad una sola navata sormontata da volte a crociera alla quale si addossano su di un lato delle cappelle comunicanti tra loro attraverso piccole aperture.
Tra la fine del 1600 e gli inizi del 1700 vennero effettuati ulteriori lavori di rinnovamento finalizzati a conferire alla struttura uno stile barocco.