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Castello di Gradara

Il castello di Gradara è una fortezza medioevale delimitata da due cinte murarie, che si pensa abbia fatto da sfondo al tragico amore tra Paolo e Francesca, cantato da Dante nella Divina commedia.
La fortezza è formato dal solo torrione principale denominato mastio edificato intorno al 1150 dalla famiglia dei De Griffo.
Questi caduti in disgrazia persero la proprietà della fortezza, che andò nelle mani di Malatesta da Verucchio, fondatore della dinastia dei Malatesta, ai quali si deve la costruzione delle due cinte di mura realizzate tra il XIII secolo ed il XIV secolo.
Il dominio dei Malatesta su Gradara terminò nel 1463 con Sigismondo Pandolfo Malatesta, e passò nelle mani di diverse casate, basti pesare ai Della Rovere, ai Borgia, e ai Medici.
Dal 1641 Gradara andò sotto il controllo dello Stato della Chiesa tramite i legati pontifici.
Al 1920 risale l’acquisto della Rocca da parte della famiglia Zanvettori e la conseguente sua ristrutturazione.
Il castello consta al suo interno di una serie di ambienti a partire dal Cortile d'Onore, sul quale si affaccia il mastio dove è ospitata la Sala delle Torture.
Seguono gli appartamenti del piano nobile caratterizzati da importanti sale, basti pensare al Salone di Sigismondo e Isotta, alla Sala della Passione, al Camerino di Lucrezia Borgia, alla Camera del Cardinale, alla Cappella gentilizia, ecc…