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Teatro Sanzio

Al 1829 risale il progetto di realizzare in città un nuovo teatro, a sostituzione del Teatro dei Pascolini situato all'interno del palazzo Ducale.
I lavori di edificazione del teatro iniziarono nel 1845 ad opera dell’architetto Vincenzo Ghinelli, e terminarono nel 1853, anno della sua inaugurato con la rappresentazione del “Rigoletto” e del “Trovatore” di Giuseppe Verdi, e del "Ballo fantastico in quattro parti” il Folletto di Cesare Cecchetti.
Ricostruito nel 1970 dall’architetto Giancarlo De Carlo, il teatro riapre di nuovo le porte nel 1982.
La facciata divisa in due ordini tramite una fascia, presenta nella parte inferiore sei semicolonne doriche, e nella parte superiore dei finestroni a lunetta e due sfingi in pietra.
Ai lati della porta d'accesso alla sala si ergono i busti marmorei di Raffaello e Bramante, il primo dei quali fu realizzato da Carlo Finelli e Luigi Belli, e il secondo da Giambattista Pericoli.
Il soffitto della sala venne decorato tra il 1848 e il 1850 da Raffaele Antonioli di Gubbio, che raffigurò le Muse, intervallate da ritratti di uomini illustri.
I due sipari rappresentano rispettivamente uno scorcio del Duomo e del Palazzo Ducale e la gloria di Urbino.