Anfiteatro Romano di Lucera
L’anfiteatro romano di Lucera situato al margine orientale della città, venne eretto durante l’età augustea su commissione di Marco Vecilio Campo, e in onore dell’imperatore Ottaviano Augusto e dell’intera colonia di Lucera.
Distrutto nel 663 d.C. da Costante II, l’opera monumentale venne riportata alla luce grazie ad interventi di scavo e restauro eseguiti tra il 1932 e il 1948.
L’anfiteatro capace di ospitare tra i sedici mila e i diciotto mila spettatori, presenta esternamente due portali decorati da colonne ioniche, sormontate da un architrave e da un frontone decorato a bassorilievo, che immettono negli spoliaria, un tempo utilizzati per la preparazione degli atleti.
Seguono altri due ingressi che conducono nell’arena, delimitata da un canale di displuvio e dal podio, al di sotto della quale si trova una galleria sotterranea dove venivano custoditi gli animali e i macchinari utilizzati durante gli spettacoli ludici.