ByItaly
  Italiano   
Ischia
Firenze
Tremiti
Caserta
Venezia
Informazioni generali:

Codice Istat: 091046
Codice Catastale: E874
Codice Avviamento Postale: 08024
Prefisso Telefonico: 0784

Abitanti Totali 2.426
Superficie Totale (Kmq): 49,03
Alt. 644

Zona Climatica: D
Gradi Giorno: 1803

Latitudine: 40° 12' 49''
Longitudine: 9° 17' 7''

Area: 
Spline: 
Margins: 
Labels: 
Tension: 
Show 3D: 

Il territorio del comune della Mamoiada conobbe il suo primo insediamento umano già tra il XV e il XIII secolo, come testimoniano le vaste zone d’interesse archeologico risalenti a questo periodo storico, si pensi ai numerosi nuraghi a struttura lineare presenti soprattutto nelle aree a ridosso delle sorgenti, oppure ai splendidi menhir (dal bretone men e hir "pietra lunga"), pietre celtiche infisse nel terreno, simbolo della divinità maschile e della fertilità nell'ambito delle religioni delle popolazioni neolitiche.
Numerose anche le Domus de Janas, tombe del periodo neolitico-prenuragico, scavate nel granito, visibili soprattutto in località Mazzozzo alla periferia del centro abitato di Mamoiada, e in località Garaunele nei pressi della chiesa campestre di Loret'attesu, in località S'Eredadu.
A questi siti archeologici si aggiunge anche un gruppo di sei Domus de Janas situate in località Istevene, conosciute come Sas Honcheddas, scavate lungo lo sperone granitico che chiude a Sud-Est la conca di Istevene nella regione sarda di Ollolai.
La necropoli nota per la presenza in una delle tombe di una decorazione in rilievo riproducesti elementi simbolici, quali una protome taurina, una serie di incisioni e alcune coppelle e fossette, consta di sei sepolture, due delle quali simili a delle nicchie, tutte contraddistinte da un vano di accesso costituito da un dromos o da un atrio con portello d'ingresso alla camera funeraria.
Il percorso di visita nel complesso nuragico ha inizio dalla tomba I comprendente un dromos, sulla cui parete di fondo si apre un portello quadrangolare che immette in un primo ambiente a pianta rettangolare La parete sinistra, mentre, ospita un secondo ingresso che conduce in un secondo vano anch’esso rettangolare.
Segue la tomba II con "dromos" a pianta triangolare che introduce in un vano a pianta ellittica coperto da volta a forno che conserva sul fondo un concavità, mentre sul lato sinistro si apre l'ingresso ad una seconda cella, seguita da un terzo ambiente sviluppato su un impianto quadrangolare.
Proseguiamo nella tomba III nota per la presenza di simboli scolpiti lungo le pareti, contraddistinta da un atrio lungo le cui pareti (sinistra e fondo) si aprono due portelli che immettono altrettante cellette tra loro comunicanti mediante un'apertura.
La camera alla sinistra dell’atrio con ingresso quadrangolare, si sviluppa su un impianto rettangolare, mentre quella aperta sul fondo a pianta rettangolare, divisa in due settori da un gradino, presenta lungo le pareti le tracce d'intonaco rosso, incisioni verticali, una coppella circolare, e fossette circolari scavate sul pavimento; a queste si aggiunge una protome taurina in rilievo incisa sul pilastro a sezione rettangolare.
Il complesso funerario si conclude con le tombe IV, V e VI del tipo monocellulari.
Al marzo del 2007 risale la scoperta di un monolito di granito risalente al III millennio a.C. collocata in un cortile alla periferia del centro abitato di Mamoiada conosciuta con il nome di "Sa Perda Pinta" oppure con il toponimo Boeli.
La stele riconducibile per aspetto ad una statua-menhir presenta una sezione piano-convessa con sommità arcuata, di cui quella anteriore è decorata da meravigliose incisioni concentriche sviluppate attorno ad una coppella centrale, da cui ha inizio un'incisione rettilinea che taglia tutti i cerchi terminando in un'appendice uncinata.
Completano la decorazione ventitre coppelle collocate nella parte superiore e nel settore inferiore sinistro della lastra.
I simboli sono quasi sicuramente collegati al culto della fertilità e al ciclo della morte-rinascita, ricorrenti nelle comunità agricole di età neolitica.

Itinerari da vedere e visitare: