Villaggio Preistorico dell'Isola di Filicudi
Il villaggio preistorico di Capo Graziano sorge sulla piccola isola eoliana di Filicudi, ed è la sede di importanti scavi archeologici grazie ai quali sono stati riportati alla luce i resti di un villaggio preistorico risalente all’età del bronzo.
Il primo insediamento umano rinvenuto tra il 1956 e il 1969 sorse lungo la riva del mare intorno al II millennio a.C., ma ben presto risultò indifendibile, per cui fu necessario il suo spostamento verso la sommità della sovrastante Montagnola del Capo Graziano, contraddistinta da pareti scoscese disagevole, ma allo stesso tempo inaccessibili.
Accessibile dalla spiaggia grazie alla presenza di un sentiero che consente di raggiungere il Piano del Porto, il villaggio comprende circa trenta capanne di forma ovale, entro cui sono state rinvenute numerose ceramiche indigene e micenee, oggi custodite nel Museo Archeologico Eoliano di Lipari.
La presenza di evidenti segni di bruciature fanno supporre che il villaggio sia stato distrutto da un incendio per mano nemica nel corso del XIII secolo a.C., cui seguì una violenta distruzione causata da un evento sismico.
Lungo le pareti sud ed est della Montagnola è stata riportata alla luce una necropoli del tipo ad inumazione collettiva, sfruttando le cavità naturali del terreno roccioso.