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Chiesa di Santa Maria Maggiore

La chiesa di Santa Maria Maggiore venne edificata nel 1478, ma deve il suo attuale aspetto ai lavori di ricostruzione eseguiti nella seconda metà del XVIII secolo su progetto dell'architetto Ciriaco di Silva, al fine di ovviare ai danni causati dal terremoto del 1732.
La facciata arricchita da lesene, accoglie un portale in pietra con frontone triangolare spezzato preceduto da una scalea lapidea, un finestrone a campana lateralmente affiancato da due nicchie, e un oculo inserito nel frontone superiore.
La chiesa ha un impianto a croce latina con una sola navata lateralmente affiancata da cappelle.
Tra le opere ivi conservate citiamo: un dipinto raffigurante San Tommaso e San Giacomo che venerano il Santissimo Sacramento realizzato nel 1766 dal pittore Antonio Sarnelli; l'affresco del soffitto centrale rappresentante la Glorificazione dell'Assunta, opera di Matteo Vigilante; il dipinto su legno raffigurante la Madonna del Rosario con bambino seduto in grembo ai cui piedi pregano San Domenico, Santa Caterina e la nobile Diana Spinelli; il battistero di marmo di Pasquale d'Agostino, e un organo a canne del 1779.
Esternamente la chiesa è affiancata dalla torre campanaria edificata tra il 1752 e il 1766 da Ciriaco di Silva di Mercogliano, su progetto del Vanvitelli.
La struttura si eleva su quattro livelli con una base modellata a forma di pera, arricchita da un orologio civico.
La torre è esternamente rivestita da blocchi squadrati in pietra e mattoni laterizi; l'ingresso seguito dalla scala elicoidale in pietra scolpita, è sovrastato dai resti del sepolcro di marmo realizzato nel 1624 dallo scultore Francesco Vannelli e raffigurante l’arciprete Giovanni De Bellucis, che tra il 1613 e il 1626 finanziò i lavori di restauro della chiesa.